Sprar, Casapound replica ad Arci: “Temono quanto stiamo per fare: mostrare i conti del progetto. Arena non ceda ai ricatti”

Sprar, Casapound replica ad Arci: “Temono quanto stiamo per fare: mostrare i conti del progetto. Arena non ceda ai ricatti”

Homepage - VITERBO - E' scontro sulla conferenza stampa annunciata da Casapound presso la sala regia di Palazzo dei Priori. In questi giorni Arci ha sollevato perplessità sull'opportunità di concedere una sala istituzionale all'iniziativa. In queste ore la replica di Casapound.

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VITERBO – E’ scontro sulla conferenza stampa annunciata da Casapound presso la sala regia di Palazzo dei Priori. In questi giorni Arci ha sollevato perplessità sull’opportunità di concedere una sala istituzionale all’iniziativa. In queste ore la replica di Casapound.

“Siamo sorpresi, ma nemmeno troppo, dalla reazione scomposta della sinistra alla notizia della nostra conferenza alla Sala Regia del 13 dicembre (ore 17,30) – scrivono in una nota -. Evidentemente temono ciò che verrà illustrato, ossia i conti del progetto Sprar del Comune di Vallerano. Conti ottenuti da documentazione ufficiale, tra l’altro lacunosa e ricevuta in ritardo (non escludiamo a tal riguardo un nostro esposto alle autorità competenti nei confronti di chi ha cagionato queste mancanze) e che mostreremo in Sala alla faccia di chi parla di demagogia e fake-news.

Sempre a questi personaggi, che parlano di “luogo istituzionale” inconciliabile con CasaPound, vorremmo ricordare che siederanno su quegli scranni ben due consiglieri comunali, i quali non solo hanno il diritto bensì il dovere di vigilare sulle rendicontazioni e di rendere pubblico, se lo ritengono necessario, come vengono spesi i soldi dei cittadini.

Chiediamo, per concludere, al Sindaco Arena di non cedere ai ricatti morali di questi paladini del pensiero unico, i quali vorrebbero arrogarsi il diritto di decidere chi può o non può parlare pur essendo oramai minoranza nella nostra nazione.

Anzi rilanciamo invitando tutta la giunta di destra-centro (oltre ovviamente alla cittadinanza e alla stampa) a partecipare alla nostra iniziativa, per toccare con mano, dopo un’attenta disamina al netto di documenti parziali, quella che è la proporzione tra buste paga degli operatori/costi vari (e parliamo solo di un piccolo Comune di 2500 abitanti, l’unico, purtroppo di cui abbiamo accesso agli atti) ed i servizi che effettivamente vengono erogati agli immigrati, col fine ultimo di valutare un’indagine conoscitiva anche per il Comune di Viterbo, considerando pure che diverse Giunte a trazione leghista e Fdi in Italia hanno già optato per la cessazione dei progetti Sprar nei rispettivi Comuni”.

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